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mercoledì 23 gennaio 2013

La pasta di grano duro Senatore Cappelli





Il grano senatore Cappelli, definito “razza eletta” negli anni “30-“40, prende il suo nome dal senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore agli inizi del Novecento di una riforma che portò alla distinzione tra grano duro e grano tenero. È un frumento duro, aristato (dotato, cioè, di ariste, i filamenti che si notano nelle graminacee), precedentemente diffuso soprattutto in Puglia e Basilicata.

Sebbene questo grano sia stato soppiantato da altre piantagioni più produttive, è bene ricordarne le sue molteplici qualità. Innanzitutto si tratta di una varietà ricca di fibre alimentari, sali minerali e proteine di alto livello ma a basso indice glicemico, caratteristiche che lo rendono inoltre altamente digeribile. Essendo poi esente da ogni contaminazione da mutagenesi indotta da raggi x e y del cobalto radioattivo il grano senatore Cappelli è anche adatto contro le allergie e le intolleranze al glutine. Spieghiamo meglio perché: vari ricercatori sono concordi nell’affermare che la modifica genetica delle varietà di grano moderne abbia influito, modificandola, su una frazione di una proteina basica, la gliadina, dalla quale si ottiene la frazione III di Frazer, una sostanza cui sono dovuti proprio quei problemi sopra menzionati.

Da questa materia prima di eccellente qualità nasce una pasta speziata, fragrante e con un’ottima tenuta di cottura, sinonimo di salute e genuinità.

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