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domenica 7 luglio 2013

Le Prugne



Le prugne, a seconda delle varietà, hanno forma, dimensione, consistenza della polpa e colore diverso: possono essere tonde od ovali, più grandi o piccole, con polpa croccante o succosa, di colore viola, giallo, verdastra o rossa, con polpa filamentosa e sapore più o meno dolce (contengono fruttosio, xilosio e maltosio) e acidulo per la presenza di alcuni acidi (acido malico, succinico, tartarico e citrico). Susine e prugne, che hanno circa 40 kcal per 100 gr di prodotto, contengono circa l'87% di acqua, vitamina A (16 mcg), vitamine del gruppo B: B1 (0.08 mg) e B2 (0.05 mg), vitamina PP (0.50 mg) e vitamina C (5 mg). Tra i sali minerali ricordiamo il potassio (170 mg), il fosforo (14 mg), il magnesio (13 mg) e il calcio (13 mg). Le prugne sono anche ricche di polifenoli e flavonoidi, antiossidanti che agiscono contro i radicali liberi, contrastando l'invecchiamento delle cellule e proteggendo così il nostro organismo. Le prugne sono particolarmente note per la loro azione lassativa e, per questo, non si dovrebbe eccedere nel consumo in quanto potrebbero comportare diarrea. Risultano controindicate a chi soffre di colite ma indicate a chi ha l'intestino pigro. Le prugne secche sono sconsigliate a chi segue una dieta ipocalorica e ai diabetici, dato l'alto contenuto di zuccheri. Le prugne sono indicate agli anemici, i reumatici e arteriosclerotici; sono anche indicate nei casi di affaticamento e di stress in quanto sono energizzanti; grazie al potassio, combattono la ritenzione idrica, sono diuretiche e stimolano la secrezione della bile. Le prugne possiedono proprietà toniche e depurative dell'organismo, senza dimenticare che apportano anche benefici alle unghie e ai capelli. Le prugne che usualmente troviamo di più in commercio sono le susine europee (Prunus domestica).
Quando si acquistano, è bene scegliere prugne che abbiano la buccia tesa, mature ma di consistenza soda e non molle, senza segni di macchie o lesioni sulla buccia e il colore deve essere lucido e il picciolo fresco. Le prugne acquistate non devono essere acerbe o troppo dure. Attenzione! I noccioli non vanno aperti in quanto, per idrolisi, liberano acido cianidrico, un acido che rientra nella lista di sostanze tossiche.
Se cotte, possono essere impiegate nella preparazione di dolci, marmellate, gelatine e sciroppi. Possono anche essere essiccate, ed usate così durante il periodo invernale, quando non si trovano fresche. Le prugne secche, in particolare, hanno una concentrazione minore di acqua e risultano per questo più caloriche (fino a circa 200 kcal per 100 gr di prodotto). Le prugne secche contengono anche una quantità maggiore di fibra per cui risultano particolarmente indicate nei casi di stitichezza. Per una consumazione ottimale, possono anche essere bollite in acqua e consumate insieme al liquido di cottura.

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