Le prugne, a seconda delle
varietà, hanno forma, dimensione, consistenza della polpa e colore diverso:
possono essere tonde od ovali, più grandi o piccole, con polpa croccante o
succosa, di colore viola, giallo, verdastra o rossa, con polpa filamentosa e
sapore più o meno dolce (contengono fruttosio, xilosio e maltosio) e acidulo
per la presenza di alcuni acidi (acido malico, succinico, tartarico e citrico).
Susine e prugne, che hanno circa 40 kcal per 100 gr di prodotto, contengono
circa l'87% di acqua, vitamina A (16 mcg), vitamine del gruppo B: B1 (0.08 mg)
e B2 (0.05 mg), vitamina PP (0.50 mg) e vitamina C (5 mg). Tra i sali minerali
ricordiamo il potassio (170 mg), il fosforo (14 mg), il magnesio (13 mg) e il
calcio (13 mg). Le prugne sono anche ricche di polifenoli e flavonoidi,
antiossidanti che agiscono contro i radicali liberi, contrastando
l'invecchiamento delle cellule e proteggendo così il nostro organismo. Le
prugne sono particolarmente note per la loro azione lassativa e, per questo,
non si dovrebbe eccedere nel consumo in quanto potrebbero comportare diarrea.
Risultano controindicate a chi soffre di colite ma indicate a chi ha
l'intestino pigro. Le prugne secche sono sconsigliate a chi segue una dieta
ipocalorica e ai diabetici, dato l'alto contenuto di zuccheri. Le prugne sono
indicate agli anemici, i reumatici e arteriosclerotici; sono anche indicate nei
casi di affaticamento e di stress in quanto sono energizzanti; grazie al
potassio, combattono la ritenzione idrica, sono diuretiche e stimolano la
secrezione della bile. Le prugne possiedono proprietà toniche e depurative
dell'organismo, senza dimenticare che apportano anche benefici alle unghie e ai
capelli. Le prugne che usualmente troviamo di più in commercio sono le susine
europee (Prunus domestica).
Quando si acquistano, è bene
scegliere prugne che abbiano la buccia tesa, mature ma di consistenza soda e
non molle, senza segni di macchie o lesioni sulla buccia e il colore deve
essere lucido e il picciolo fresco. Le prugne acquistate non devono essere
acerbe o troppo dure. Attenzione! I noccioli non vanno aperti in quanto, per
idrolisi, liberano acido cianidrico, un acido che rientra nella lista di
sostanze tossiche.
Se cotte, possono essere
impiegate nella preparazione di dolci, marmellate, gelatine e sciroppi. Possono
anche essere essiccate, ed usate così durante il periodo invernale, quando non
si trovano fresche. Le prugne secche, in particolare, hanno una concentrazione
minore di acqua e risultano per questo più caloriche (fino a circa 200 kcal per
100 gr di prodotto). Le prugne secche contengono anche una quantità maggiore di
fibra per cui risultano particolarmente indicate nei casi di stitichezza. Per
una consumazione ottimale, possono anche essere bollite in acqua e consumate
insieme al liquido di cottura.
Nessun commento:
Posta un commento