La quinoa, una pianta il cui nome scientifico è Chenopodium quinoa Willd, è provvista di piccoli semi rotondi, simili a quelli del miglio, che maturano in grandi infiorescenze a spiga. Questa specie è considerata uno pseudocereale, infatti produce semi commestibili simili a quelli dei cereali ma botanicamente non appartiene alla loro famiglia. Nativa dei pendii occidentali delle Ande e oggi diffusa e apprezzata dalla popolazione del Sudamerica, che la coltiva da oltre 5000 anni, veniva considerata sacra dalla popolazione incas. Un sacerdote offriva a Inti, il dio Sole, i semi della pianta in un vaso d’oro e durante la semina la prima quinoa veniva piantata con una pala dorata.
La quinoa è un alimento particolarmente dotato
di proprietà nutritive. Prima di tutto è ricca di proteine
e contiene quasi il doppio di fibre degli altri
cereali; è inoltre ricca di minerali come fosforo, magnesio, ferro e zinco. Contiene
inoltre grassi in prevalenza insaturi e, non contenendo glutine, può essere
consumata dai celiaci.
Il 2013 è stato dichiarato, da parte dell'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite, Anno Internazionale della Quinoa ,
come riconoscimento per i popoli indigeni andini, che hanno mantenuto,
controllato, protetto e conservato la quinoa come cibo per le generazioni
presenti e future attraverso la conoscenza e le pratiche del vivere in armonia
con la natura. L'obiettivo è quello di focalizzare l'attenzione del mondo sul
ruolo che la quinoa gioca a sostegno della biodiversità, sul suo valore
nutritivo, sull'eliminazione della povertà a sostegno del raggiungimento degli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio.